domenica 30 marzo 2008

Veltroni, aumentare subito pensioni

400 euro fino a 25. 000 euro, tra 250- 100 fascia 25- 55. 000 euro



Il Partito Democratico e' deciso a 'proporre un intervento immediato' sul fronte delle pensioni, afferma Walter Veltroni. 'L'intervento - spiega - riguarda i pensionati di oltre 65 anni e determina, dal 1 luglio 2008, un incremento medio di quasi 400 euro l'anno per le pensioni fino a 25 mila euro l'anno e un incremento fra i 250 e i 100 euro l'anno per le pensioni tra 25 mila e 55 mila euro l'anno'.



ma secondo voi.. 1 € in più al giorno che differenza fa??
è come bere un caffè di meno al giorno...
bisognerebbe mettere 400 € in più al mese per fare viveremeglio la gente.
i pensionati con 1000 € al mese vivono con fatica
questo significa 12000 € l'anno.... che differenza c'è tra 12000 e 12400??
una differenza insignificante!!

Lox_Atox

sabato 22 marzo 2008

Buona Pasqua



Storia e origini della festa.
La Pasqua è una ricorrenza che ricorda la passione e la Resurezione di Cristo. Il giorno dei festeggiamenti è la prima domenica dopo i quaranta giorni di quaresima.
Il periodo che precede la Pasqua è costituito da quaranta giorni di pentenza e dal "trittico pasquale", in cui si celebra la passione di Gesù Cristo, il cui culmine è rappresentato dalla via crucis.

Secondo la tradizione cristiana, la Pasqua è la festa più importante, proprio perchè si celebra la resurezione di Gesù Cristo.


Dal punto di vista dei festeggiamenti,
senza considerare la celebrazione religiosa, la Pasqua si festeggia più o meno come il Natale, ma in questa festività esistono tre diversi simboli: l'agnello, che rimanda alla crocifissione di Gesù. Per quanto riguarda i dolci pasquali, la colomba e l'uovo di pasqua sono quelli più famosi, che si associano direttamente alla festività della Pasqua.

In svizzera invece ci sono i conigli di cioccolato... senza sorpresa.
ma buonissimi!


(Contestate anche questo..  cos'è la Pasqua?.. una trovata pubblicitaria per vendere più cioccolato??)

Lox_Atox

venerdì 21 marzo 2008

Anni settanta. Il decennio lungo del secolo breve


interessantissimo percorso attraverso gli anni settanta, in mostra alla Triennale di Milano, fino al 30 marzo. Non è altro che un percorso labirintico che ti consente di farne esperienza diretta, dandoti infatti la possibilità di entrare in una puntuale riproduzione di un tipico bar degli anni settanta (fantastico!!!), o nella ricostruzione a grandezza naturale della cella in cui è stato rinchiuso Aldo Moro. Attraverso parole chiave come viaggio, conflitto, corteo, vengono ripercorsi gli anni settanta che si esprimono non solo nella letteratura e nel cinema ma anche nel design, nel fumetto, nel sistema mediatico, nella comunicazione e nello sport. Credo che questa mostra riesca ad esprimere al meglio la contraddizione e la complessità che caratterizzano questo periodo storico. E la cosa fantastica è che è in grado di incantare e emozionare anche chi, gli anni settanta non li ha vissuti.... Siete ancora in tempo a farci un giretto... Non vi deluderà...!


Claudia

giovedì 20 marzo 2008

Seconda lezione


Figure


From: studenti08, 1 hour ago








SlideShare Link

Differenza di età tra uomo e donna? Gli scienziati dicono 15 anni

La strategia evolutiva più efficace per gli uomini? Avere donne più giovani di 15 anni. Lo sostiene uno studio pubblicato dalla rivista Biology Letters che sta scatenando un vero putiferio.

I ricercatori dell’Università di Vienna coordinati da Martin Fieder hanno analizzato uno studio di popolazione svedese verificando la correlazione tra gravidanze ed età dei genitori. Il risultato? la maggior parte dei figli si trovano nella famiglie in cui tra uomo e donna ci sono dai 4 ai 5,9 anni di differenza.

“Gli uomini tendono a desiderare le donne più giovani perché le trovano più attraenti fisicamente, mentre le donne cercano in un partner maschile stabilità e sicurezza, caratteristiche più facili da trovare in uomini più anziani”, spiega Fieder.

Nonostante lo studio dei ricercatori austriaci abbia suscitato anche forti perplessità, c’è chi lo considera addirittura troppo ‘soft’: Samuli Helle dell’Università di Turku, in Finalandia, rincara la dose: “Nel 2001, studiando le popolazioni del nord della Finlandia, ero giunto a conclusioni simili: gli uomini con donne di 15 anni più giovani sono risultati quelli con più figli, quindi quelli col maggior successo evolutivamente parlando”.

Fonte: Fieder M, Huber S. Parental age difference and offspring count in humans. Biology Letters 2008; 3(6): 689-691 DOI 10.1098/rsbl.2007.0324.




Si hanno ragione
anche se poi dopo è così che "nascono" i pedofili.
Lox_Atox

martedì 18 marzo 2008

Piccole richieste

Senza screditare l'ottimo lavoro fin qui svolto dai numerosi autori di interventi, mi sento comunque in dovere di fare delle piccole richieste, esprimendo in tal modo diversi pareri che ho raccolto dai visitatori del blog.
1) Grammatica e sintassi accettabili: sarebbe utile rileggere gli interventi prima di postarli, correggendo eventuali errori e facendo in modo che la lettura di essi risulti scorrevole e piacevole. Il post dedicato a "Lost" è abbastanza disastroso da questo punto di vista...
2) No wikipedia: qual'è l'utilità di inserire testi e dati bellamente copiati da wikipedia? Credo che quando una persona si prende la briga di parlare di un dato telefilm o gruppo musicale sia perchè questo l'ha colpito particolarmente ed è riuscito a suscitare delle emozioni in lui; perchè non esprimerle, ricorrendo invece alle schede fredde e asettiche di wikipedia?
3) Contenuti scelti: questo non è il nostro blog personale, e proprio a causa di ciò i suoi contenuti dovrebbero avere un qualche collegamento con il nostro corso, possibilmente espressi nel corpo stesso dell'intervento. Ecco perchè, ad esempio, un eventuale post dedicato a "Heroes" risulterebbe sconveniente, essendo sì un telefilm notevole ma privo di risvolti sociologici che possano giustificarne la trattazione in questa sede.
4) Utilizzo razionale dello spazio: credo che bisognerebbe evitare di inserire troppe immagini, dato che queste non fanno altro che aumentare le dimensioni dell'intervento (spesso inutilmente), "sotterrando" letteralmente gli altri che non avranno così la giusta attenzione.
5) Uso appropriato delle etichette: le etichette dovrebbero essere divisi in macro-gruppi, non in categorie specifiche e limitative. Ad esempio, tutti gli interventi sui telefilm dovrebbero essere raggruppati sotto "Serie TV"; non è possibile che qualsiasi post abbia una sua denominazione specifica.
Credo che, seguendo queste regole, riusciremo a facilitare la navigazione nel blog ed a rendere la sua lettura più piacevole.
Spero di non essere sembrato eccessivamente pretenzioso...

Matioski

domenica 16 marzo 2008

Lost



Lost è un serial televisivo americano d'avventura. Trasmesso a partire dal 2004 negli Stati Uniti, è ambientato su una misteriosa isola tropicale in cui si ritrovano i sopravvissuti di un incidente aereo.


Tra le 324 persone a bordo, solo 71 se ne salvano (72 aggiungendo un cane)[2]. La stagione di apertura rappresenta 14 ruoli principali da protagonista, che fa di Lost il secondo più grande cast televisivo in America dietro a Desperate Housewives. Questo fa si che, come afferma il produttore esecutivo Bryan Burk, "Puoi avere più interazioni tra i protagonisti e così creare più personaggi, più storie passate, più triangoli amorosi."[3]

La prima stagione, come giù accennato, ha 14 ruoli principali. Naveen Andrews protrae la Guardia Repubblicana Irachena Sayid Jarrah. Emilie de Ravin ha il ruolo della donna incinta Australiana Claire Littleton. Matthew Fox è rappresentato come il chirurgo turbato e protagonista della serie Jack Shephard. Jorge Garcia è Hugo "Hurley" Reyes, uno sfortunato vincitore della lotteria. Maggie Grace è Shannon Rutherford, un'insegnante di danza. Josh Holloway ha il ruolo del truffatore James "Sawyer" Ford. Yunjin Kim protrae Sun-Hwa Kwon, la moglie di un forte imprenditore e gangster coreano, ovvero Jin-Soo Kwon rappresentato da Daniel Dae Kim. Evangeline Lilly è la fuggitiva Kate Austen. Dominic Monaghan si trova nei panni dell'ex-rock star Charlie Pace. Terry O'Quinn è il misterioso John Locke. Harold Perrineau fa il costruttore Michael Dawson, mentre Malcolm David Kelley ne rappresenta il figlio, Walt Lloyd. Ian Somerhalder protrae Boone Carlyle, un capo di un'azienda e il fratello di Shannon.




King Krimson

La Vita Secondo Jim



La Vita Secondo Jim è una situation comedy prodotta dall'emittente televisiva statunitense ABC in onda dal settembre 2001; nel maggio del 2007 la serie era stata cancellata, ma a fine giugno la ABC ha deciso di ordinare una settima stagione di 18 episodi riportando così la serie in vita. In Italia la serie è andata in onda in anteprima in tre network differenti infatti le prime quattro stagioni sono state trasmesse da Disney Channel Italia, la quinta da Italia 1 mentre la sesta da Fox.

Titolo originale: According to Jim
Nazione: Stati Uniti d'America
Anno: 2001 - (in corso)
Formato: Serie TV
Stagioni: 7+
Puntate/episodi: 148+
Genere: Sit-com
Durata: 21' per episodio
Ideatore: James Belushi
Interpreti e personaggi
Jim Belushi - James "Jim"
Courtney Thorne-Smith - Cheryl
Kimberly Williams - Dana Gibson
Larry Joe Campbell - Andrew "Andy"
Taylor Atelian - Ruby
Billi Bruno - Gracie
Conner Rayburn - Kyle
Mitch Rouse - Ryan Gibson (marito di Dana)
Produttore: Touchstone Television


Curiosità:
--L'episodio 17 della 5ª stagione "Il rompiscatole" prende spunto dalla reale ostilità che c'era tra Jim Belushi e la sua vicina, l'attrice Julie Newmar. Newmar compare nell'episodio nel ruolo di se stessa.
--Dana è il primo personaggio regolare di cui è rivelato il cognome. Fino al suo matrimonio con Ryan, infatti, il suo cognome non era noto, come quello di tutti gli altri personaggi regolari.
--Il secondo nome di Cheryl è Paola.
--Come nella vita reale, Jim è appassionato di musica Blues e tifa per i Chicago Bulls, i Chicago Bears ed i Chicago Cubs.


Lox_Atox

Jethro Tull

Jethro Tull è un gruppo rock originario di Blackpool, in Inghilterra, fondato dallo scozzese Ian Anderson (flauto traverso e polistrumentista).
La band prende il nome dal pioniere della moderna agricoltura, Jethro Tull (1674-1741).



Nazionalità: Regno Unito
Genere:
British blues
Blues rock
Progressive rock
Folk rock
Electronic rock
Synthpop
Hard rock
Heavy metal
Periodo attività 1968 - in attività
Album pubblicati 38
Studio 21
Live 6
Raccolte 12



Inizialmente la band, capitanata sia da Ian Anderson che dal chitarrista Mick Abrahams, era sostanzialmente orientata verso il blues. Il loro primo album, "This Was" (1968), mette in fila una serie di brani rock-blues tra cui spicca "Song for Jeffrey".

Nel gruppo si apre subito una discussione sulla direzione da prendere: vince Ian Anderson e Mick Abrahams esce dalla formazione andando a fondare i Blodwyn Pig con cui continua la propria strada nel british blues.
I Tull si incamminano lungo un percorso che flirta contemporaneamente con quattro stilemi che, con equilibri diversi nelle varie fasi della loro lunga vita, si possono individuare nella musica folk, nella musica jazz, nella musica classica, e ancora il blues, che resta comunque negli ingredienti della loro produzione. In quel periodo militò nella formazione per un breve periodo anche Tony Iommi, chitarrista dei Black Sabbath, prima dell'arrivo del futuro compagno di lungo tempo dei Jethro Tull, il chitarrista Martin Barre.

Stand Up (1969) è il primo vero successo di Anderson e compagni. Passa alla storia soprattutto per la rivisitazione di una Bourèe di J.S. Bach (dalla Suite per liuto n° 1 BWV 996). Ma nel disco si ritrovano anche brani che riprendono le altre matrici A new day Yesterday (Blues) Jeffrey goes to Leicester Square (folk) e le ballate We used to know (ripresa nella progressione armonica anni dopo dagli Eagles per Hotel California) e Reasons for waiting.

Ma la chiave del successo è, oltre all'ormai definito stile jethro, nel suono del flauto e nella personalità di Ian Anderson.
L'ingresso a pieno titolo del flauto nel rock è merito soprattutto dei Jethro Tull anche se è da ricordare qualche sprazzo dei Focus e di altri gruppi dell'epoca, fra cui i Moody Blues e i Genesis.
Dal vivo il flauto di Anderson oltre che strumento musicale diventa una vera appendice del corpo del leader che con movenze da serpente o da demone ipnotizza gli spettatori e li ammalia con la sua voce da imbonitore o da caldo narratore.

Ad un anno di distanza da Stand Up viene pubblicato Benefit (1970) nel quale il blues viene progressivamente allontanato in favore di sonorità tendenti sempre più al folk e al jazz.
All'indomani dell'uscita di Benefit i Tull vanno incontro ad un allargamento della formazione e John Evan alle tastiere apporta un decisivo impulso verso sonorità classiche. La notorietà consolidata, l'esperienza e la bravura tecnica dei componenti consentono ai Tull di sperimentare forme musicali dilatate spesso in forma di improvvisazioni a cavallo del jazz e della classica.





by Lox_Atox

venerdì 14 marzo 2008

Across The Universe


Nonostante le critiche molto discordanti (chi lo giudica il miglior modo di uccidere le canzoni dei Beatles e chi il miglior modo per farle conoscere), Across the Universe è un film che va visto: anche se l'idea di un musical strutturato su 33 canzoni dei Fab Four può non sembrare allettante a molti, solo poche scene come quelle sulla base di "I've just seen a face" e di "With a little help from my friends" meritano lo sforzo anche da parte di quelli che odiano i musical.

Nell'America degli anni'60, Jude, "scappato" da Liverpool in cerca del padre mai conosciuto, incontra Max, ribelle di buona famiglia, e si innamora di sua sorella Lucy. Così tra la storia d'amore, le manifestazioni pacifiste e la guerra nel Vietnam, i protagonisti ripercorrono una parte della storia d'America e dei Beatles (alla quale ci sono numerosissimi riferimenti), incontrano strani personaggi e si immergono in sogni pop: c'è Bono/Dr. Roberts che ha iniziato alla droga mezza New York, Joe Cocker che canta "Come together", Sadie che assomiglia tanto a Janis Joplin, JoJo che suona la chitarra come Jimi Hendrix e lo Zio Sam dei manifesti che si anima e arruola giovani alla guerra cantando "I want you".

La regia di Julie Taymor (Frida) è molto efficace, come anche l'uso delle canzoni interpretate benissimo dagli stessi attori.

Insomma, Across the Universe è destinato a diventare un cult come le canzoni che lo animano.



Per vedere praticamente tutto il film o solo le parti più belle:
Per approfondimenti, curiosità o recensioni del film sicuramente migliori della mia:
GoneWithTheWind

DOWNLOAD: non si spia chi scarica

Oggi sul metro....

in pratica.. il sistema p2p.. per la condivisione di dati tra utenti
veniva controllato da associazioni private.. che memorizzavano indirizzi ip con collegati nominativi e cosa veniva scaricato.

ora entro il31 marzo devono eliminare queste liste.

in pratica.. tutti si ricordano il server di emule radzorback 2.0 in un periodo era scomparso..
perchè in pratica era diventato un server della polizia belga.. che memorizzava ip e nominativi...
poi.. visto la troppa gente collegata al server.. questi server hanno perso tutte le liste..
risultato: è scomparso.
(fonte Drunken Donkey)

poi.. ora il server è stato riattivato.
ed è uno dei pochi server verificati e sicuri.



alla fine.. nessuno può raccogliere privatamente tutte queste informazioni senza il consenso degli utenti inconsapevoli...




quindi... ragazzi...

riaprite tutti Emule



oppure atri software di condivisione p2p....




e riempiteli di files da scaricare!!!.......

consiglio il forum:
http://www.dduniverse.net/ita/
per la ricerca di link edk2 verificati e liste di edk2 ordinati anche di serie e altro...


by Lox_Atox

Web e Avatar

Sul "Metro" di giovedi 13 Marzo c'era un articolo interessante sul mondo virtuale di cui abbiamo parlato...Vi riporto cosa diceva:

CONTRO LA CENSURA AVATAR IN PIAZZA
CON 63 CYBER-DISSIDENTI IN CELLA NEL MONDO, REPORTER SENZA FRONTIERE HA ORGANIZZATO PER MERCOLEDI' 12 UNA MANIFESTAZIONE VIRTUALE DI AVATAR NELLE PIAZZE (VIRTUALI) SIMBOLO DEI PAESI OSCURANTISTI, DA TIENANMEN A CUBA ALL'EX-BIRMANIA.

Non so voi, ma io continuo a non capire xkè un mondo virtuale vuole quasi "imporsi" su quello reale di tutti i giorni...Ci sarebbero mille altri motivi, reali e ben più gravi, x i quali manifestare e forse bisognerebbe concentrarsi su quelli..

La Andre*

Seconda lezione


Teoria Reti


From: studenti08, less than a second ago








SlideShare Link

giovedì 13 marzo 2008

Giusto Per Fare Un Discorsetto!


Che l'italia sia un Paese dove più sei buffone e più fai strada lo si sapeva. Non c'è bisogno di fare ricerche approfondite,al contrario basta aprire un qualsiasi quotidiano e leggere cosa c'è scritto in prima pagina. L'Italia va verso la crescita zero e questo succede per colpa dei nostri politici,o dipendenti,iperpagati e sempre pronti ad anteporre gli interessi personali a quelli della collettività. Beppe Grillo ha detto giustamente:"Una volta i politici erano in origine persone oneste,iniziavano a delinquere una volta giunti in parlamento.Oggi le cose sono cambiate,chi è delinquente va in parlamento per salvarsi!",non ha mica tutti i torti.

Come testimonia un documento approvato dalla commisione europea per lo sviluppo e il benessere,le recenti mancanze di benessere e di sviluppo sono dovute al fatto che nel nostro Paese non esiste una Politica Economica stabile,anzi non esiste affatto. Se c'è,tende quasi sempre a favore dell'elettorato dei governanti.

E' una legge storica che incarna la realtà in tutti i suoi aspetti!

Ma ciò che per l'Italia inizia a diventare non più un sassolino ma un masso nella scarpa è certamente la questione ambientale.

Dopo la II Guerra Mondiale,tutta l'Europa parlava della disorganizzazione Italiana. Basti pensare a quello che è successo durante la Guerra con la divisione dell'Italia per capire quando la nostra disorganizzazione foss un fatto reale,razionalmente dimostrabile.

Si pensava che,forse,dopo la guerra le cose potessero cambiare.

Le cose cambiarono,ma in parte!

Nessuno iniziava a porsi una domanda fondamentale: "Ma con tutto 'sto carbone che bruciamo combineremo prima o poi qualche casino?". Così fu!


I dati che riguardano le nostre emissioni di gas serra superano anche quelle degli stati uniti ed è facilmente dimostrabile. L'Italia rappresenta il primo produttore di diossine in Europa,con il 15% della diossina emessa. Addirittura i Paesi dell'Est Europeo inquinano molto meno di noi.


Se qualcuno vuole può leggere il libro di Al Gore,La Terra In Bilico,aggiornato al 2007 per capire che i dati sono davvero allarmanti.


In particolare in Italia,vi è una città dimenticata da tutti. Città che a causa dell'inquinamento è un cimitero a cielo aperto,Taranto. Circa 1200 morti all'anno per inquinamento da polveri sottili. Come si evince dagli studi del gruppo di di ambientalisti di Taranto Sociale i problemi sono molti e vanno risolti con un intervento politico-giuridico deciso.

L'Ilva di taranto infatti produce circa il 93% delle Diossine che ci sono nelle masse d'aria che attraversano questo Paese,infatti risulta difficile crederlo ma il Governo Prodi,con il lasciapassare dell'eco-furbetto Pecoraro Scanio,ha finanziato:


  • La Costruzione della Sesta Centrale Ilva

  • Il raddoppio della centrale ENI i cui nuovi condotti dovrebbero passare a 50 metri al di sotto delle fonderie dell'Ilva.

  • La Costruzione di un secondo inceneritore a ridosso dell'Ilva

  • La costruzione di un Rigassificatore,ma nessuno sa che il Metano inquina 21 volte più dell'anidride carbonica.Oltretutto la genialità dei nostri politici ha voluto che l'impianto fosse costruito a 750 metri dai serbatoi della raffineria ENI.In caso di guasto faremmo Iroshima e Nagasaki insieme con un raggio di esplosione di circa 25km.

E in più è "rassicurante" pensare al fatto che i livelli di mercurio in tutti i mari che bagnano le coste italiane sono elevatissimi. Ricordatevi che è in progetto anche la costruzione di 5 centrali Nucleari,ma ricordatevi anche che l'energia nucleare sotto qualsiasi descrizione,è definita "ENERGIA PULITA,MA NON SICURA!".


La cosa divertente è che oggi,specie in questo periodo di campagna elettorale,sia sulla televisione di propaganda di Veltroni,la RAI;sia sulla televisioni di propaganda di Berlusconi,La Mediaset,si sente parlare tanto di sviluppo e di benessere che vanno ricercati nella politica. Se ora la situazione è questa dobbiamo dire grazie a chi ci ha condotti fin quì.
Se consultate queste pagine web,potrete osservare come anche gli ecofurbetti della sinistra si siano divertiti a distruggere la nostra Nazione:


http://www.liberainformazione.org/news.php?newsid=584


http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/24738.html


http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/25471.html


http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/25341.html


http://www.peacelink.it/ecologia/a/25039.html


Sono tutti per voi.Leggete e poi lasciate ai cazzotti al muro le vostre riflessioni!


Resta il fatto che oggi come oggi lo svilluppo sono: le automobili elettriche o ad idrogeno,le barre termiche a riscaldamento solare,i pannelli fotolvotaici e la ripopolazione dei parchi e del verde pubblico. Sarebbero polmoni verdi anche per la disoccupazione.


Non lasciamoci fregare anche l'aria che respiriamo!


Meditate su questo post.



Grosso

mercoledì 12 marzo 2008

Death Cab For Cutie

Parliamo un po'di musica, volevo farvi conoscere la mia band preferita, il testo è tratto da Wikipedia, per questo ci sono tutti quei collegamenti ipertestuali.
Spero vi piacciano :D

I Death Cab for Cutie sono una rock band statunitense, formatasi nel 1997. La band prende il suo nome dall'omonima canzone satirica dei Bonzo Dog Doo-Dah Band, che fu poi ripresa dai Beatles nel loro film Magical Mistery Tour. I Death Cab for Cutie ebbero inizio per iniziativa di Ben Gibbard. Successivamente, insieme a Christopher Walla (chitarrista), Nicholas Harmer (basso) e Nathan Good (batteria), registrò una cassetta che intitolò You can play these songs with chords. La cassetta riscosse un grande successo.
Grazie a questo successo, i Death Cab riuscirono a pubblicare un altro LP,
Something About Airplanes, che ebbe delle critiche favorevoli da tutto il mondo della musica indie, la musica indipendente. Grazie ad un altro successo, nel 2000 il gruppo si apre la strada al successo, pubblicando We've the Facts and We're Voting Yes. A metà della realizzazione dell'album, il batterista abbandonò il gruppo. Il loro nuovo batterista, Michael Schorr, sarebbe apparso solamente nel successivo album, The Forbidden Love E.P., realizzato agli inizi del 2000. L'anno successivo venne realizzato un altro LP, The Photo Album. Le edizioni limitate di quest'ultimo album contenevano tre tracce bonus, che furono poi realizzate separatemente in The Stability E.P..
Nel
2003 un altro batterista ancora - che prima suonava negli Eureka Farm - sostituì Schorr: era Jason McGerr. Nell'ottobre 2003 venne il loro più grande successo, compiuto in parte grazie a McGerr stesso, Transatlanticism.
Inoltre le musiche dei Death Cab vengono utilizzate per
2 single a nozze e per la serie tv The O.C..
Il LP,
Plan ottenne Grammy Award per il Miglior Album Alternativo del 2005. La band realizzò anche un DVD nello stesso anno, Drive Well, Sleep Carefully. Nel 2005 con l'uscita di Plans hanno sperimentato il concept “Directions”. Hanno infatti affidato ogni canzone dell’album ad un visual artist, creando un videoclip per ogni canzone. Un lavoro immane e senz’altro gratificante per il gruppo, uscito in formato DVD durante il 2006 riscuotendo un discreto successo. È composto da 11 video ispirati dalle canzoni dell'album Plans, ognuno diretto da un regista diverso

Esercitazioni

In attesa che slideshare mi permetta di caricare nuovamente le slides dell'ultima lezione, vi confermo che il giorno 31 marzo le esercitazioni sono sospese. Ci vediamo il 7 aprile.
Buona Pasqua a tutti
a presto
Chiara F.

martedì 11 marzo 2008

Bici in città

progetto di bike sharing

Il Progetto
E’ ampiamente dimostrato come l’utilizzo della bicicletta per i brevi tragitti rappresenta una soluzione vantaggiosa sia per il tempo impiegato sia per l’estrema facilità di parcheggio. Andare in bicicletta rappresenta però anche l’opportunità di riscoprire in modo divertente, salutare ed ecologico le nostre città, sempre più frustrate dalla congestione del traffico e da livelli di inquinamento preoccupanti.Bicincittà nasce, quindi, dalla volontà di fornire una risposta alle sempre più frequenti domande di mobilità alternativa sostenibile. Bicincittà è un sistema di bike sharing, il cui significato è bicicletta condivisa, che offre l’opportunità di distribuire ai cittadini in modo semplice ed intuitivo una certa quantità di biciclette pubbliche e di monitorarne in tempo reale la presa ed il deposito.



ma alla fine.... chi realmente lo utilizza?
io ho provato ad andare in giro in città con la mia bici... e abito a Lecco.. dove c'è meno inquinamento di Milano... e ... sinceramente.. non riuscivo a respirare... troppo inquinamento..
eppure non c'entra l'allenamento.. è solo l'inquinamento che mi dava fastidio...
e poi diventa un trasporto aerobico.. che ti fa utilizzare più ossigeno.. così alla fine non inquini con la macchina o con la moto.. ma ti inquinano gli altri i polmoni.


questo per chiedere.. chi ha provato ad utilizzare questo sistema di bike sharing??
e poi... se lo avete provato.. o avete provato a girare con la bici... non sentivate che vi mancava il respiro?? e poi condividete la mia idea che ci inquiniamo i polmoni per non inquinare un pochettino di più?


perchè alla fine.. chi realmente inquina.. sono i trasporti aerei.. che inquinano più di tutte le auto messe insieme...


basta guardare a partire dai lanci spaziali:




ad arrivare alle scie chimiche:




e consiglio di verere questi due siti web per le scie chimiche:

http://www.sciechimiche.org/

e se volete firmare la petizione contro le scie chimiche:
http://www.sciechimiche.org/petizione/petizione.php

Lox_Atox

L'8 marzo ai tempi di Persepolis, un inno alla libertà per le donne



Mentre il cartone animato trionfa al cinema, alla Casa del Pane sono in mostra le tavole originali di una saga straordinaria



Marji (pronuncia «margi ») è una bambina intelligentissima e petulante. Se fosse nata negli Stati Uniti, potrebbe essere un tipo alla Lisa Simpson. Anche lei è un personaggio da fumetto, solo che è nata sulle rive del Mar Caspio e questo cambia parecchio le cose. Perché nascere donna — e mettici pure anticonformista — in un Paese come l'Iran contemporaneo è un gran pasticcio. Marjane Satrapi ha saputo trasformarlo in un'opportunità regalando al mondo un'autobiografia a fumetti che riesce a raccontare un'epoca drammatica senza mai rinunciare al tocco lieve dell'umorismo e della poesia. Da sette anni e mezzo Satrapi vive a Parigi. Nel frattempo il suo «Persepolis» ha venduto un milione di copie (300 mila solo in Francia) ed è diventato un magnifico film, (scritto a quattro mani con Vincent Paronnaud), vincitore a Cannes del Gran Premio della Giuria e da poco in sala.


Andare a vedere questo cartoon è davvero un bel modo per festeggiare l'otto marzo. Ma per i milanesi c'è anche qualcosa in più: una piccola mostra delle tavole originali di «Persepolis» allestita fino alla Casa del Pane di Porta Venezia nell'ambito della rassegna «Sguardi altrove». In due salette è condensata una scelta dei capitoli più significativi della saga che comincia con Marjane bambina sui banchi di scuola nel 1980: l'anno in cui in Iran divenne obbligatorio il foulard. Marji cresce convinta di essere un profeta, leggendo il «Materialismo dialettico» e procurandosi cassette di musica punk al mercato nero. Vede morire intorno a sé parenti e amici, scappa in Austria, torna indietro, riparte. Con l'Iran nel cuore e la libertà in testa.
IL VELO DI MAYA: MARJANE SATRAPI, Casa del Pane, piazza Oberdan, orario 10-18, ingresso libero, fino a domenica





Carlotta Niccolini





http://www.corriere.it/vivimilano/arte_e_cultura/articoli/2008/03_Marzo/07/persepolis_tavole_originali_mostra.shtml

Oltre al cartone animato, già citato dalla Fonio, vi segnalo la mostra che credo possa essere altrettanto interessante...

Claudia

boris


a proposito di serie tv mi viene in mente questa geniale trovata nostrana, che purtroppo non ha ricevuto l'attenzione che meritava. S'intitola per l'appunto "Boris" e "spia" dall'interno il lavoro di una troupe televisiva italiana alle prese con una serie di bassissimo livello (il cast comprende anche Caterina Guzzanti nel ruolo dell' "assistente iena"). Le trovate sono esilaranti, gli attori anche abbastanza conosciuti e credo valga la pena di darci un'occhiata se non altro per la sigla di Elio e le Storie Tese...Lo trovo interessante e divertente, uno sguardo ironico sulla tv italiana.



La_Bo

Link utili: http://it.wikipedia.org/wiki/Boris_(serie_televisiva), www.borisblog.tv/

Classico Manifesto



CLASSICO MANIFESTO Pubblicità e tradizione classica12 Febbraio - 24 Marzo 08Orario: 10.30 - 20.30, chiuso il lunedìLuogo: Triennale di Milano


Il Centro studi Architettura Civiltà e Tradizione del Classico (Università IUAV di Venezia) e la Fondazione Triennale di Milano, in collaborazione con Engramma, Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Fondazione Valore Italia, presentano “Classico Manifesto”. Si ringraziano ADCI – Art Directors Club Italia, AI – Associazione Illustratori, UPA – Utenti Pubblicità Associati.Classici per uso improprioIl David di Michelangelo in jeans; la Gioconda di Leonardo con il capello lisciato o frisée; un Antinoo di marmo baciato da una modella innamorata della statua antica: un classico, se è veramente tale, non teme la parafrasi e la rielaborazione, e neppure la dissacrazione e la falsificazione. Anzi: anche attraverso la reinvenzione o il gioco ironico dell’artista e del creativo pubblicitario, il classico resiste all’usura del tempo, dà prova della sua potenza estetica, rilancia l’energia del suo proprio, inimitabile, segno.La pubblicità usa il repertorio delle opere d’arte ‘classiche’ per conferire autorevolezza e appeal culturale ai suoi prodotti. Ma – questo il tema della mostra “Classico Manifesto” – si tratta di un rapporto vantaggioso nei due sensi: dall’uso improprio che ne fa la pubblicità anche i ‘classici’ traggono grande beneficio. La pubblicità cita il classico, e citando mette in movimento (questa l’etimologia di citare) miti, simboli, immagini che costituiscono il patrimonio culturale condiviso. Convocati come testimonial di eccezione, provocati a uscire dagli ingessati stereotipi della museificazione, i classici dell’arte antica, rinascimentale, moderna, trovano nella pubblicità un terreno eccezionale di rivalorizzazione e di nuova vitalità.L’esposizione in Triennale, nata dalle ricerche del Centro studi classicA dell’Università IUAV di Venezia, in collaborazione con l’Almed, Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è organizzata con il sostegno di Fondazione Valore Italia: attraverso vari esempi, tratti da pubblicità italiane storiche e contemporanee, si evidenzia la riemersione nelle immagini della grande comunicazione di massa di temi, figure, miti e simboli appartenenti al repertorio letterario e iconografico del ‘classico’.L’ars publicitaria è una particolare forma di espressione artistica in cui, sotto l’apparente facilità delle immagini, sono attivi complessi meccanismi di trasmissione e riemersione dei nuclei forti della memoria culturale. Il lavoro del creativo pubblicitario, sposandosi con l’autorialità classica, rimette in circolo saperi, oggetti e stili che riaffermano la loro presenza nella memoria collettiva. Nei meccanismi della produzione di immagini divulgative riemergono tutti gli elementi che caratterizzano il milieu culturale entro cui l’artista gioca il suo ruolo: la presenza di una committenza forte, economicamente potente ed esigente, un significato da comunicare e, non da ultimo, il confronto con un target-auditorium variegato, ma comunque sempre in possesso degli strumenti adatti per comprendere, a diversi livelli, il messaggio lanciato.In questo senso, proprio il patrimonio culturale classico, fatto di immagini e di parole ancora vitali, è una delle materie prime di cui l’artista pubblicitario si serve per la costruzione della necessaria, preventiva complicità con il suo pubblico. I modelli classici, tratti dal repertorio visivo e testuale antico, ma anche rinascimentale e contemporaneo, conoscono continuamente nuove epifanie nei cartelloni, nelle campagne a stampa, negli spot: citati come autorevoli testimonial della qualità di un prodotto, oppure evocati per allusione, a volte ancora travestiti, sotto mentite spoglie, alterati fino a essere quasi irriconoscibili.Nel progetto di “Classico Manifesto”, il riconoscimento di termini propri della tradizione classica nell’ambito della creazione di immagini pubblicitarie non è quindi mirato a uno studio retrospettivo, bensì prospettico: storici dell’arte, filologi classici, semiologi, studiosi della comunicazione, direttori creativi e storici della pubblicità hanno incrociato in questa mostra i loro sguardi, ritrovando nella produzione pubblicitaria un luogo di osservazione privilegiato: un punto di concentrazione, che è anche un punto di fuga per l’indagine dei nuovi mezzi di trasmissione culturale di massa.Quattro calchi di ‘classici’ – una Venere di Milo, un David, un Discobolo, e il prezioso calco del Laocoonte dell’Accademia di Brera (restaurato appositamente in occasione di questa esposizione) – sono messi a confronto con le loro versioni contemporanee e con le rielaborazioni pubblicitarie da altri modelli, antichi e moderni, riprodotti in forma di manifesti pubblicitari e di montaggi video.Nel catalogo della mostra i contributi di studiosi di diversa formazione concorrono a proporre una lettura inedita della relazione, reciprocamente vantaggiosa, tra Pubblicità e Tradizione classica.
Qualcuno di voi è è interessato ad andarci???
Claudia

YouTube Generation

La generazione You Tube non è pericolosa perché usa questo mezzo, ma perché manda un messaggio: "Guardami, sono solo, non ho niente da dire, ma dedicami la tua attenzione, ascoltami, leggimi, comprami o ti sparo e poi, forse, mi sparo". GABRIELE ROMAGNOLI. Credo che in queste poche righe sia racchiuso il vero problema legato alle nuove tecnologie e in particolar modo a You Tube. Più che colpevolizzare i ragazzi che, spinti dal desiderio di esibizionismo mettono su You Tube ogni sorta di video, sarebbe utile andare a ricercare i motivi li spingono a fare ciò. E soprattutto sarebbe utile insegnare a questi ragazzi ad usare internet nel migliore dei modi anche perchè esso è uno strumento di per sè positivo se usato nel modo giusto. Ma purtroppo gli adolescenti di oggi sono figli di persone che ancora conosco poco i computer e internet e che quindi non sono in grado di educare i propri figli ad usare questo tipo di tecnologie.
Claudia

lunedì 10 marzo 2008

Interviste "libere" in Cina


Curiosando su River, un blog a cui sono abbonata, ho trovato le immagini di alcune interviste televisive per le strade in Cina.
Fantastica la "libertà di espressione" a cui sono obbligati.

Fonte: River

GossipGirl

Scrubs


"Scrubs" è secondo il mio parere, una delle serie televisive più interessanti degli ultimi anni, forse ingiustamente sottovalutata per certi aspetti.
Due dei più grandi telefilm di ambientazione medica, "House" e "Grey's Anatomy", devono molto a questo prodotto ben confezionato. Ad esempio, come ricordano molti fan di "Scrubs" la voce fuori campo di Meredith Grey, presente all'inizio e alla fine di ogni episodio, non è assolutamente qualcosa di nuovo. Anni prima, più precisamente nel 2001 (Grey's Anatomy è invece del 2005), era il giovane J.D. , protagonista di "Scrubs", a raccontare e ad accompagnare ogni episodio della serie.
Per non parlare dell'amatissimo personaggio interpretato da Hugh Laurie, House. Sono in realtà molti a vedere in lui l'irascibile Dr. Cox di "Scrubs".
Questi sono solo due, dei rimandi tra queste serie TV, ma navigando in internet, se ne possono trovare altri.
Con questo non voglio sminuire il valore di telefilm come "Grey's Anatomy" o "House", che rimangono comunque delle serie di ottima qualità, ma sottolineare come a mio avviso "Scrubs" non sia assolutamente da trascurare. Infatti lo show è stato nominato diverse volte agli Emmy e il protagonista Zach Braff ha ricevuto una nomination ai Golden Globe, per il suo J.D. , per due anni consecutivi.
"Scrubs" affronta il susseguirsi degli eventi con leggerezza ed ironia, creando momenti di pura comicità, personaggi memorabili e gag esileranti. Non mancano i momenti di riflessione, che vengono comunque sempre sapientemente dosati, in modo da non perdere mai lo spirito originario del telefilm. Impossibile non affezionarsi a dei personaggi del genere, è la serie televisiva ideale per divertirsi, ma con intelligenza.
Forse un telefilm che avrebbe meritato più attenzione e che consiglio vivamente a chi ancora non l'avesse visto, anche se non sarà una delle serie TV che tratteremo a lezione... purtroppo.
Per maggiori informazioni:
Qui invece c'é uno dei tanti momenti divertenti della serie:
Imaginary Girl





Ancora su SL

Segnalo una discussione che potrebbe risultare interessante, legata all'argomento della prima lezione:

Il sè e SL

TMonk

Seconda lezione


Teoria Reti


From: studenti08, 6 minutes ago








SlideShare Link

domenica 9 marzo 2008

Non tutte le migliori serie televisive sono contemporanee

Internet mi ha permesso di vedere oltre alle solite serie tv che vanno in onda su digitale e analogico altre serie televisive.
pur essendo degli anni 80 queste serie sono allo stesso modo avvincenti e contenente gli stessi criteri di quelle attuali.



per esempio:


Il mio amico Ultraman



Il mio amico Ultraman (titolo originale: My Secret Identity) è una serie televisiva canadese di genere fantastico/avventura trasmessa negli Usa tra il 1988 e il 1991.

Parla delle avventure di Andrew Clements (Jerry O'Connell), un 14enne come tanti che va matto per i fumetti dei supereroi e che un giorno, in seguito ad un'esposizione accidentale ad un raggio fotonico, si ritrova ad avere lui stesso dei super-poteri.

I poteri che Andrew scopre di avere sono:
la capacità di fluttuare,
l'invulnerabilità,
la super-velocità,
la super-forza.

Titolo originale: My Secret Identity
Nazione: Canada
Anno: 1988-1991
Formato: Serie TV
Genere: azione, avventura
Stagioni: 3
Puntate/episodi: 72
Durata: 25'




un'altra serie tv che sto guardando in questi giorni è:

Automan



Automan è un telefilm di fantascienza creato nel 1983 da Glen Larson. Si avvicina molto dal punto di vista visivo al film Tron della Disney grazie agli effetti speciali applicati al vestiario e ai mezzi di locomozione legati al protagonista.

Automan è l'unica serie televisiva ad utilizzare una Lamborghini Countach, infatti questo è il modello che Cursore disegna quando gli viene richiesta un'automobile.

La serie, composta soltanto da tredici episodi (non ebbe un grande successo in America) di circa cinquanta minuti tratta delle avventure di Walter Nebicher, un programmatore poco stimato per il suo lavoro d'ufficio dai superiori, impiegato al dipartimento di polizia di Los Angeles. Walter decide di programmare un videogioco in cui compaia un compagno perfetto per la lotta al crimine, ma in seguito a uno strano sovraccarico nasce Automan, interfaccia fisica simile ad una intelligenza artificiale, una specie di ologramma o immagine tridimensionale che vive al di fuori dello schermo.

Titolo originale: Automan
Nazione: Stati Uniti
Anno: 1983-1984
Formato: Serie TV
Stagioni: 1
Puntate/episodi: 13
Genere: fantascienza
Durata: 45'



(questa è un po più recente...ed è anche stata rimessa in onda l'anno scorso)

Sliders - I Viaggiatori



I viaggiatori (titolo originale Sliders) è una serie televisiva statunitense di fantascienza prodotta dalla Universal e dalla St. Clare Entertainment. Fondamento della serie televisiva sono i viaggi attraverso le dimensioni parallele compiuti dai protagonisti grazie alla realizzazione (nella realtà mai avvenuta) del ponte di Einstein-Rosen

Titolo originale: Sliders
Nazione: USA
Anno: 1994 - 2000
Formato: Serie TV
Stagioni: 5
Puntate/episodi: 88
Genere: Fantascienza
Durata: 45'



Tutto questo per dire che le serie televisive a mio parere hanno tutte una base comune,
nella serie il mio amico ultraman si riesce a intuire per i nostri occhi abituati all'era del digitale che il protagonista quando vola è in volo per mezzo di cavi.
nella serie Automan lo stesso, automan ologramma che poi si è trasformato in una persona reale, quando mostra il suo corpo normale lo vediamo sotto una luce blu, che in pratica è un filtro blu aggiunto alla pellicola, disegnato letteralmente.
sliders invece è più moderna e i raggi laser, i portali sono tutti già applicati con la computer grafica.
infatti lo svolgimento dei fatti, come si muovono tutti i personaggi all'interno delle serie, sono tutti simili. Sia nelle serie degli anni 80 sia in quelle attuali... (sempre a mio parere)


by Lox_Atox

Giornata mondiale della poesia (21 marzo)

Dato che siamo in tema di feste, perché non ricordare una ricorrenza nota (purtroppo)a pochi..?

Il 21 marzo è stato proclamato dall' UNESCO "Giornata mondiale della poesia" poiché, durante la XXX sessione tenutasi a Parigi nel 1999, sono emerse le seguenti considerazioni in merito all'attuale situazione della poesia:

  1. nel modo odierno ci scontriamo contro bisogni estetici non soddisfatti. La poesia può
    incontrare tali bisogni se viene riconosciuto il suo ruolo sociale di comunicazione
    interpersonale. Continua quindi ad essere il mezzo per risvegliare e esprimere la
    consapevolezza.
  2. negli ultimi 20 anni abbiamo assistito ad una rinascita di interesse nella poesia, con la
    proliferazione di attività poetiche nei diversi Stati Membri ed un numero crescente di poeti.
  3. è un bisogno sociale come incitamento per i giovani a ritornare alle proprie origini, ed un
    mezzo tramite il quale possono compiere un’introspezione personale in un tempo in cui il
    mondo esterno li alletta con un allontanamento dal proprio essere.
  4. in più, come individuo, il poeta assume un nuovo ruolo in quanto il pubblico apprezza
    sempre più le serate di poesia con letture fatte dagli stessi poeti.
  5. questo cambiamento nella società verso un riconoscimento dei valori ancestrali rappresenta anche un ritorno alla tradizione orale, dando al discorso un valore come mezzo di socializzazione e alla formazione dell’individuo.
  6. c’è ancora una tendenza nei media e fra il pubblico generico a continuare a non attribuire
    alla poesia un ruolo serio. Per questo c’è bisogno di un’azione volta a liberare noi stessi da
    quest’approccio in modo da dare alla poesia un posto adeguato nella società.

*La Macarena*

venerdì 7 marzo 2008

Scelta banner ufficiale

Abbiamo tre banner.
il primo (A)... è stato rifiutato dal prof. Lombardi...
ma lo uppo lo stesso.. anche se non possiamo sceglierlo.

questa sarà la selezione definitiva.... la maggioranza vince!

se invece avete proposte omodifiche... scrivete pure... proverò ad applicarle.

A:



B: (Quello attuale)


C:





By Lox_Atox

Con imperdonabile ritardo...Mastella resta a casa!

Il re di Ceppaloni piange la sua fine e prova a commuoverci.
Con imbarazzante ritardo decide di porre fine alla sua carriera politica ultratrentennale, fatta di passaggi a destra e sinistra, compromessi e contentini.
E, come se non bastasse, prova a passare da vittima. Complotto contro di lui? Può non esserne vittima, politicamente parlando, un uomo che con il suo misero 1% parlamentare, mette a repentaglio la vita dei governi e le future alleanze politiche, gracili di per se in questo momento?
All'Italia serve chiarezza, oltre che un azione di governo un tantino efficace. Il politico Mastella non garantiva niente di tutto ciò. Chi distribuisce posti alla sanità, come fossero carte da gioco, non è il massimo della trasparenza o dell'onestà.
A proposito di onestà in Parlamento, dando uno sguardo alle liste elettorali in via di definizione(e prestando attenzione al discorso di Travaglio nell'odierna puntata di Anno Zero), ci si accorge di nomi illustri, i quali, secondo le recenti dichiarazioni giustizialiste provenienti dalle parti politiche, non dovrebbero essere lì dove sono.
Un invito ai media affinchè portino a galla con insistenza questi nomi. Segno che le belle parole non devono trarre in inganno fino a quando non vengono tradotte in fatti. E intanto Clemente è andato...-1!
*jax*

giovedì 6 marzo 2008

Radio America



Align Center























Radio America è il racconto di ciò che accade dietro le quinte di uno dei più importanti show radiofonici, andato in onda in America a partire dal 1974, che nel film viene improvvisamente cancellato. L'ottantenne Bob Altman ci conduce nei meandri della radio di una volta, la radio dove ancora per lanciare la pubblicità ci si affidava alla voce del conduttore e a jingle che non interrompevano il flusso della trasmissione, finendo per mescolarsi al calderone delle canzoni country che fanno da filo conduttore dell'intero film. Dietro a tutto ciò vita, morte, amore e la minaccia incombente della fine dello show, che pur non sembra toccare GK, il conduttore di lunga data. "The Show Must Go On", questo l'imperativo sotteso alla narrazione, che, con maestria, ci presenta una radio come non abbiamo mai avuto l'occasione di vederla. Intimamente legato a quel Nashville che lo stesso Altman diresse nel '75, Radio America è un film corale ed interessante, affresco di una realtà mediatica, quella della radio vecchia maniera, oramai scomparsa.

Il film è stato presentato al 56° festival di Berlino
T-Monk

comunicazione ed emozione


Da alcune osservazioni fatte negli ultimi giorni mi interessa approfondire per quanto la mia competenza mi permetta la connessione tra pubblicità ed emozione.

Siamo sempre più bersagliati da messaggi pubblicitari che ci colgono in ogni momento della giornata attraverso tv, giornali, manifesti e promozioni in loco.
Grazie alle nuove tecnologie è possibile sulla tv a pagamento saltare la pubblicità e questo ha messo in moto nelle diverse aziende delle strategie volte a colpire il consumatore con espedienti che spingano lo stesso alla riflessione e alla curiosità sul prodotto.
Donald Calne  , neurologo, scrisse :"la differenza essenziale tra emozioni e ragione è che l' emozione porta all ' azione, la ragione alle conclusioni"
Le emozioni sono quindi un reale contatto con il consumatore .
Di questo settore della comunicazione si occupa il marketing emozionale che ha come obiettivo quello di rare una strategia che punti al coinvolgimento affettivo del consumatore , che quindi lo spinga all' AZIONE .
Le emozioni sono presenti in ogni campagna pubblicitaria e ne influenzano òa percezione e il brand infatti al pubblicità ha come obiettivo , per riuscire a vendere il prodotto, quello di stimolare l' emotività e non più la razionalità del consumatore.
Per colpire il pubblico sono sempre più usati i sensi...la pubblicità di radio 101 "R101...è nell' aria" riachiama a una sensazione uditiva ben precisa ...un altro esempio potrebbe essere quello di una compagnia di volo "Londra è sempre più vicina" ne stimola quasi il contatto e il fatto che mai come ora sarebbe cosi facile visitarla.
A causa dell' immane concorrenza si stanno sempre più aprendo campagne volte allo chock del pubblico con promozioni che a prima visa sembrerebbero molto lontane dal prodotto in sè.
Anni fa a Roma l' Ikea ha organizzato un finto traslocco mobilitando la città con decine e decine di 500 blu e gialle che giravano impazzite promuovendo li l' azienda e creando stupore e curiosità.
Anni dopo si finse una manifestazione per la chiusura di uno stabilimento Ikea che in realtà non era ancora stato inaugurato , con la successiva "riapertura" dello stesso ci fu un' affluenza rilevante come se fosse stata una vittoria popolare.
Ci sarebbero decine di esempi :un' azienda di vetri per sponsorizzare l' ultimo modello di vetro ultrainfrangibile mise in giro per le città delle scatole con dentro soldi veri e chi riusciva a rompere il vetro si sarebbe potuto impossessare dell' intera somma...ovviamente non vinse nessuno ma il prodotto colpi il pubblico!.
A milano martedi 4 marzo sky per sponsorizzare una trasmissione "californication" attraverso le sue promoters ha fatto trovare sui motorini della Cattolica ma anche in tutta la città dei reggiseni che riportavano il nome della trasmissione , l evento ha creato clamore e il messaggio insolito ha ottenuto il suo obiettivo:stupire per attrarre, per far parlare di sè.
Bisogna imparare ad andare oltre e a trovare forme di comunicazione che si allontanino dall ovvio e dal conscio perchè stimolare riflessini e interpretazioni personali è essenziale per avvicinare il prodotto al consmatore e cosi si sentirà partecipe e padrone del proprio punto di vista.
Cecia

Cultura convergente...riflessione

Ciao! Volevo suggerire a tutti la lettura del libro "Cultura convergente" di Henry Jenkins, che era stato citato da Chiara Fonio nel primo semestre. Per adesso sono ai primi capitoli però è scorrevole e appassiona (anche l'introduzione del collettivo Wu Ming). Devo dire che sono rimasta un po' impressionata in merito agli spoilers di Survivor...non immaginavo che si potesse arrivare a tanto! Ma d'altra parte sono rimasta di stucco anche di fronte alla lezione su Second Life...dite che sono "retrò"?
un bacio *La Macarena*

Kit antidroga, il test si fa a casa



Il comune di Milano mette a disposizione dei genitori test antidroga.

Responsi in pochi minuti per scoprire, attraverso le urine, se il proprio figlio ha fumato uno spinello, fatto uso di cocaina o altre droghe.

Suggerimento

Scusate in anticipo la poca pertinenza con gli ultimi post pubblicati.

Ho notato che alcuni tra noi sono iscritti a blogger e intervengono con il loro nick; approfitto dello spunto e propongo a chi ha commentato finora, oppure ha intenzione di farlo in futuro di registrarsi con un proprio account (libera scelta, ovviamente). Tutti gli articoli sarebbero sempre pubblicati con l'account "studenti", ma commentando con il proprio nickname non sarebbe necessaria la firma in fondo e, a mio parere, potremmo personalizzare maggiormente questo blog che appartiene un po' a tutti noi. Ribadisco che si tratta solo di un'idea e ringrazio chi me l'ha indirettamente suggerita.
- R -

mercoledì 5 marzo 2008

MAC soppianta la DELL nelle università americane



Tim Cook, COO della Apple, in un recente intervento al Goldman Sachs Investment Symposium ha dichiarato che la Apple ha raggiunto e superato la Dell come fornitore di computer nelle università americane durante il 2007.

Il capo delle operazioni di Cupertino mostra come il mercato dei Mac sia in costante crescita, nonostante il costo più alto rispetto ad un PC. Basti pensare che nel 2006 solo il 21% degli studenti americani avrebbe acquistato un MAC, contro il 40% attuale.

La Apple dal canto suo non si lascia scappare questo momento favorevole, tanto da lanciare dei programmi pilota che forniranno un iPhone a tutti i nuovi iscritti alle università come piattaforma per fruire delle informazioni interne all’ateneo in modo semplice e veloce.

Noi in Cattolica siamo circondati da Dell, ma l’idea dei maghi di Cupertino non mi dispiacerebbe sinceramente.

Quanti di voi hanno un Mac o vorrebbero averlo?

FONTE : MacRumors

GossipGirl*

Concorso fotografico

L'ho appena scritto in un commento ma vorrei ribadirlo: l'oggetto principale è il panorama mediatico contemporaneo...non la sottoscritta.

Chiara F.

martedì 4 marzo 2008

Dexter



Dexter Morgan è un perito ematologo del Dipartimento di Polizia di Miami. Le sue giornate scorrono tranquille e monotone, tra un caso di omicidio da risolvere e l'altro. La fidanzata Rita, donna che ha alle spalle un passato costellato di abusi da parte dell'ex-marito, lo vede come un vero e proprio principe azzurro. Egli può anche contare sulla fiducia della sorella Debra ed in generale dell'intero Dipartimento.

Tutto parrebbe essere normale, se non fosse che...Dexter è un serial killer! Di notte, sfoga i suoi istinti omicidi uccidendo criminali sfuggiti alla legge. Egli non può fare a meno di togliere la vita ad altri esseri umani, e questo fin dall'infanzia; il padre adottivo, resosi conto delle strane pulsioni del figlio, decise di incanalarle e di dirigerne le particolari "abilità" verso un obiettivo che potesse sembrare moralmente accettabile.

Dexter, infatti, non uccide criminali poichè mosso da un senso civico, ma semplicemente per rispettare le regole che gli vennero inculcate dal padre Henry.

Sul suo cammino si parerà però il "Killer del Camion Frigo", misteriosa figura che sconvolgerà tutte le sue convinzioni.


Questa, in estrema sintesi, la trama di "Dexter", telefilm che ha riscusso grandissimo successo negli States ed anche in Italia (la prima stagione è stata già trasmessa dal canale satellitare "Fox Crime").

L'originalità della serie sta proprio nel suo protagonista, un uomo che nella vita reale non esiteremmo a definire "psicopatico", e che ci viene invece presentato come una persona normale, con i suoi dubbi, angosce ed incertezze (emblematici, in questo senso, i problemi nel gestire il rapporto con la fidanzata Rita).

Lo spettatore è portato piano piano ad immedesimarsi nel personaggio, a sperare che riesca a sfuggire alla legge ed a farla franca.

Del resto, quante volte è capitato, vedendo il telegiornale, di augurare le peggiori sventure (magari anche la morte) allo stupratore di turno? Dexter soddisfa questo nostro desiderio inconscio, "ripulendo" letteralmente le strade di Miami.

Se un personaggio del genere dovesse esistere nella vita vera, siamo proprio sicuri che tutti lo condannerebbero senza appello? E se invece qualcuno cominciasse ad ammirarlo per ciò che fa?

Questo ed altri interrogativi trovano risposta nella serie, caratterizzata da un linguaggio piuttosto esplicito e da sporadiche scene di violenza (in realtà, nella maggior parte dei casi si preferisce dare spazio all'immaginazione dello spettatore).


In definitiva, non posso fare altro che consigliarvi questa serie, decisamente interessante, a mio avviso, da un punto di vista sociologico, e che solleva diversi quesiti sicuramente non scontati.

Nel caso in cui l'argomento riscontrasse il vostro interesse, sono disposto a parlarne più approfonditamente.

Ciauz!

Matioski

Presentiamoci!!

Qui possiamo presentarci,

mettere il nik.. se vogliamo il nome vero.
poi cosa abbiamo fatto alle superiori, una descrizione di noi stessi...

e se vogliamo il contatto msn.. oppure solo indirizzo e-mail.

by Lox_Atox

Birra Fonio.

Purtroppo non sono un mago in queste cose,
ma se qualcuno fosse in grado, e sono sicuro che c'e', potrebbe fare molto meglio questo che ho buttato giu' in due minuti.
Sarebbe carino come sfondo del titolo.

lunedì 3 marzo 2008

INIZIAMO

Non so se non sono in grado io di vedere bene il blog ma credo stia a me l'onore di inizare tutto quanto anche se cio che scrivo sono convinto che non sarà all'altezza delle aspettative altrui.
Oggi ho vagato un po in internt e mi sono reso conto che ,se guardiamo tra i vari siti universitarsi sbocciano come le primule i corsi di laurea indirizzati alla comunicazione e allora mi è preso un trip mentale non indifferente: se già noi di linguaggi dei media di milano siamo in 200 in Italia ci saranno almeno altri 2000 studenti in comunicazione...Quanti realmente troveranno un lavoro attinente al ramo?quanti finiti i 3 anni ( o magari i 5) si mangieranno le mani per non essersi resi conto prima che forse la scelta degli studi non è tra la più fantasiose? non che io mi sia pentito della mia scelta ma spesso mi chiedo da dove parte tutta quasta frenesia di noi giovani per ciò che riguarda i media e la comunicazione considerato che poi, se ci guardiamo realmente dentro capiremo di saperne veramente poco.
Silente

Prima lezione


Sl


From: studenti08, 5 minutes ago





second life


SlideShare Link