domenica 16 marzo 2008

Jethro Tull

Jethro Tull è un gruppo rock originario di Blackpool, in Inghilterra, fondato dallo scozzese Ian Anderson (flauto traverso e polistrumentista).
La band prende il nome dal pioniere della moderna agricoltura, Jethro Tull (1674-1741).



Nazionalità: Regno Unito
Genere:
British blues
Blues rock
Progressive rock
Folk rock
Electronic rock
Synthpop
Hard rock
Heavy metal
Periodo attività 1968 - in attività
Album pubblicati 38
Studio 21
Live 6
Raccolte 12



Inizialmente la band, capitanata sia da Ian Anderson che dal chitarrista Mick Abrahams, era sostanzialmente orientata verso il blues. Il loro primo album, "This Was" (1968), mette in fila una serie di brani rock-blues tra cui spicca "Song for Jeffrey".

Nel gruppo si apre subito una discussione sulla direzione da prendere: vince Ian Anderson e Mick Abrahams esce dalla formazione andando a fondare i Blodwyn Pig con cui continua la propria strada nel british blues.
I Tull si incamminano lungo un percorso che flirta contemporaneamente con quattro stilemi che, con equilibri diversi nelle varie fasi della loro lunga vita, si possono individuare nella musica folk, nella musica jazz, nella musica classica, e ancora il blues, che resta comunque negli ingredienti della loro produzione. In quel periodo militò nella formazione per un breve periodo anche Tony Iommi, chitarrista dei Black Sabbath, prima dell'arrivo del futuro compagno di lungo tempo dei Jethro Tull, il chitarrista Martin Barre.

Stand Up (1969) è il primo vero successo di Anderson e compagni. Passa alla storia soprattutto per la rivisitazione di una Bourèe di J.S. Bach (dalla Suite per liuto n° 1 BWV 996). Ma nel disco si ritrovano anche brani che riprendono le altre matrici A new day Yesterday (Blues) Jeffrey goes to Leicester Square (folk) e le ballate We used to know (ripresa nella progressione armonica anni dopo dagli Eagles per Hotel California) e Reasons for waiting.

Ma la chiave del successo è, oltre all'ormai definito stile jethro, nel suono del flauto e nella personalità di Ian Anderson.
L'ingresso a pieno titolo del flauto nel rock è merito soprattutto dei Jethro Tull anche se è da ricordare qualche sprazzo dei Focus e di altri gruppi dell'epoca, fra cui i Moody Blues e i Genesis.
Dal vivo il flauto di Anderson oltre che strumento musicale diventa una vera appendice del corpo del leader che con movenze da serpente o da demone ipnotizza gli spettatori e li ammalia con la sua voce da imbonitore o da caldo narratore.

Ad un anno di distanza da Stand Up viene pubblicato Benefit (1970) nel quale il blues viene progressivamente allontanato in favore di sonorità tendenti sempre più al folk e al jazz.
All'indomani dell'uscita di Benefit i Tull vanno incontro ad un allargamento della formazione e John Evan alle tastiere apporta un decisivo impulso verso sonorità classiche. La notorietà consolidata, l'esperienza e la bravura tecnica dei componenti consentono ai Tull di sperimentare forme musicali dilatate spesso in forma di improvvisazioni a cavallo del jazz e della classica.





by Lox_Atox

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